"Ubi ergo Petrus, ibi ecclesia; ubi ecclesia, ibi nulla mors, sed vita eterna".
“Onde está Pedro, aí está a Igreja; onde está a Igreja aí não há morte, mas a vida eterna”.
Santo Ambrósio, Enarrationes in XII Psalmos davidicos; PL 14, 1082

domingo, 30 de dezembro de 2007

500 FIÉIS EM MILÃO PEDEM MISSA TRADICIONAL TAMBÉM EM RITO AMBROSIANO. VOLTEMOS À VERDADEIRA DIVERSIDADE LITÚRGICA CONFORME A TRADIÇÃO

DEPOIS DO NÃO DA CÚRIA DE MILÃO AO MOTU PROPRIO DE BENTO XVI POIS, SEGUNDO A CÚRIA NÃO ESTÃO OBRIGADOS A SEGUIR O SUMMORUM PONTIFICUM SENDO DE RITO AMBROSIANO E NÃO ROMANO E DA AFIRMAÇÃO DO VIGÁRIO EPISCOPAL DE QUE NÃO EXISTEM FIÉIS LIGADOS A TRADIÇÃO LITÚRGICA ANTERIOR A REFORMA DE PAULO VI NA DIOCESE AMBROSIANA, 500 FIÉIS PEDEM A MISSA TRADICIONAL TAMBÉM EM RITO AMBROSIANO À CÚRIA MILANESA.
FAÇAM O MESMO PARA RESTAURAR OS SEUS RITOS OS DE RITO BRACARENSE, MOÇÁRABE, ETC...

Le firme, più di cinquecento, sono state consegnate alla Curia di Milano il 7 dicembre scorso. Si tratta di una petizione perché anche nella diocesi ambrosiana venga applicato il Motu proprio Summorum Pontificum, con il quale lo scorso luglio Benedetto XVI ha liberalizzato l’uso del messale preconciliare. Buona parte della diocesi milanese segue il rito ambrosiano e formalmente nel documento papale si cita soltanto il rito romano (il capo-rito per la celebrazione ambrosiana è il cardinale arcivescovo, Dionigi Tettamanzi). Di per sé, la liberalizzazione si applicherebbe solo alle parrocchie che seguono il rito romano. Anche in questo caso però, una notificazione di monsignor Manganini, vicario episcopale, ha messo le mani avanti sostenendo che in diocesi non esistono gruppi legati al vecchio rito. La posizione della Curia di Milano ha suscitato qualche malumore ai piani più alti del Vaticano. Per questo è possibile che l’istruzione applicativa del Motu proprio, chiamata a rispondere ad alcune delle obiezioni già sollevate, possa contenere un accenno anche al rito ambrosiano: anche se formalmente ineccepibile, infatti, la decisione della Curia milanese certo non mostra comprensione per l’intenzione del Pontefice, abbondantemente spiegata nella lettera che Papa Ratzinger ha inviato a tutti i vescovi del mondo.Le oltre cinquecento firme sono state raccolte durante le ultime settimane via Internet. Di queste, informa il network internet totustuus.net, che ha promosso l’iniziativa, quasi la metà (per l’esattezza il 47 per cento) sono di persone che hanno meno di cinquant’anni. «Da questi numeri appare evidente che non abbiamo firmato animati da “nostalgie”, ma per i motivi che il Papa ha ben descritto con queste parole: “anche giovani persone scoprono questa forma liturgica, si sentono attirate da essa e vi trovano una forma, particolarmente appropriata per loro, di incontro con il Mistero della Santissima Eucaristia”. Non possiamo pertanto essere accomunati a gruppi cripto-scismatici o di “nostalgici”».«Abbiamo firmato – scrivono ancora gli organizzatori della petizione - perché la decisione della Congregazione del Rito Ambrosiano di non applicare il Motu proprio.
Fonte: Il Giornale